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All’interno del Programma della nostra lista intendo dedicare particolare attenzione a:
- Negli ultimi anni, la professione odontoiatrica è stata progressivamente influenzata dall’ingresso di società di capitali nella gestione di strutture odontoiatriche e dall’organizzazione di viaggi con trattamenti low-cost all’estero, spesso guidate da logiche politico-economiche, riducendo il controllo degli Ordini professionali. Questo ha portato a un indebolimento della centralità dell’odontoiatra, una figura sanitaria protetta e soggetta ad abilitazione professionale, come sancito dall’art. 33 della Costituzione Italiana. L’influenza delle grandi catene e del mercato estero ha privilegiato logiche di profitto a discapito della qualità delle cure, della relazione medico-odontoiatra-paziente e dell’autonomia del professionista. È necessaria una maggiore tutela della professione odontoiatrica, che significa, in ultima analisi, una migliore tutela della salute del cittadino, garantendo prevenzione, cure di qualità e professionalità autentica.
- Il potere disciplinare dell’Ordine deve essere esercitato esclusivamente per garantire il rispetto del Codice Deontologico e delle leggi vigenti, senza mai diventare uno strumento coercitivo per influenzare l’attività professionale dell’odontoiatra. L’Ordine ha il compito di vigilare sulla correttezza etica e deontologica degli iscritti, ma deve rispettare l’autonomia del professionista, evitando interferenze indebite che limitino la libertà decisionale clinica. Ogni intervento disciplinare dovrebbe essere giustificato da violazioni concrete e non essere utilizzato per imporre orientamenti soggettivi o scelte professionali non legate alla deontologia. La libertà professionale è fondamentale per garantire la qualità delle cure e la fiducia dei pazienti.